risparmio energetico

Le tue bollette parlano chiaro: la tua casa consuma troppo? La soluzione per ridurre le spese e gli sprechi c’è, e si chiama efficientamento energetico. Riqualificare la tua casa dal punto di vista energetico porta notevoli vantaggi non solo dal punto di vista del risparmio economico, ma anche della qualità della vita. Scopri come migliorare la resa del tuo immobile con la guida di Italiana Casa.

Chi cerca casa e consulta gli annunci immobiliari sa bene che tra i dati di ogni immobile è presente obbligatoriamente la classe energetica di appartenenza. Ogni bene per essere venduto, affittato o donato deve essere corredato dall’APE (Attestato di Prestazione Energetica); locatori e venditori devono infatti fornire ad acquirenti  e inquilini una copia dell’attestato o almeno i dati salienti. Quando poi viene stipulato il contratto definitivo, il certificato deve essere allegato; i contratti che ne sono privi sono considerati nulli.

Le case più vecchie non sono quasi mai efficienti come quelle di recente costruzione, perciò si sa che con l’acquisto di una casa costruita anni fa si andrà incontro a spese più alte per i consumi, in particolare quando si tratta dell’utilizzo di energia per il riscaldamento ed il raffrescamento. Ad esempio si calcola che circa un quarto del calore prodotto in un edificio vada disperso a danno per il nostro portafogli ma soprattutto per l’ambiente.

Migliorare la resa di un immobile è comunque possibile tramite appositi lavori che renderanno la casa più efficiente dal punto di vista energetico.

Abitare in un immobile ad elevata efficienza energetica consente di ridurre sensibilmente gli sprechi, tenendo sotto controllo la quantità di energia consumata ed ottimizzando l’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili. Il tema dell’efficientamento energetico, legato al rispetto per l’ambiente, ha reso i cittadini sempre più attenti e sensibili nei confronti delle soluzioni abitative capaci di ridurre le emissioni.

Si tratta di un argomento che tocca tutti e la sua importanza è tale che anche l’ultima Legge di Bilancio ha prorogato gli incentivi fiscali per chi sostiene spese per lavori di  interventi relativi alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. E’ il cosiddetto Ecobonus.

Ne hanno diritto tutti coloro che possiedono un fabbricato, senza distinzione di categoria catastale. Gli unici immobili esclusi dalle detrazioni sono quelli appena costruiti che per legge devono disporre già di tutti i requisiti necessari al risparmio energetico.

Riqualificando il tuo immobile potrai recuperare in 10 anni fino al 65% del denaro investito per ottimizzare la resa energetica della casa grazie ad una detrazione dalle tasse. Il tetto massimo di spesa varia da 60mila euro per i pannelli solari a 100mila euro per l’opera di riqualificazione energetica globale, e gli altri interventi che possono beneficiare del bonus sono:

  • riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento o il raffrescamento;
  • cappotti termici;
  • miglioramento termico dell’edificio: coibentazioni delle mura perimetrali dall’esterno e dall’interno, pavimenti, solai, finestre e infissi nuovi evitano di disperdere facilmente il calore generato;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione perché i nuovi sistemi per generare calore o raffrescare gli immobili sono molto più efficienti rispetto al passato, in quanto oggi l’aspetto del risparmio energetico è diventato preponderante nella progettazione dei dispositivi. Un esempio di intervento di questo tipo potrebbe essere sostituire la vecchia caldaia con una a condensazione, a pellet o a pompa di calore.

Se stai cercando la tua nuova casa ricorda sempre di prendere in considerazione i consumi a cui andrai incontro e gli eventuali lavori che potrai fare sul tuo immobile per limitarne i consumi.

Per maggiori informazioni lascia il tuo commento o contatta l’Agenzia Italiana Casa.

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