L’affitto breve è un contratto di locazione che permette di soggiornare in un immobile fino a 18 mesi.
Scopri leggendo il nostro articolo quanti tipi di contratto d’affitto breve esistono e cosa cambia col Decreto Sicurezza.
La legge italiana prevede vari tipi di contratto di affitto per gli immobili ad uso abitativo, allo scopo di riuscire a contemplare le più svariate situazioni e necessità in cui potrebbe venirsi a trovare un affittuario.
I dati relativi al mercato degli affitti in Italia ci dicono che è molto dinamico negli ultimi anni: si stima che vengano affittate circa 670.000 case l’anno, a cui se ne aggiungono altre 730.000 usate solo per la locazione breve, un contratto di affitto che si suddivide in due tipologie.
1. Affitto breve turistico.
Questo contratto si stipula quando non vengono superati i 30 giorni di permanenza dell’affittuario nell’immobile.
Data la brevità della locazione, l’affitto turistico non è soggetto a tutti gli obblighi del contratto temporaneo o transitorio, ed è esente ad esempio dalla registrazione e dal pagamento dell’imposta di registro.
Nell’accordo devono essere chiaramente indicati i dati personali del proprietario dell’immobile e del conduttore, i dati del bene, specificandone l’indirizzo, la presenza o meno di un ascensore, del posto auto, l’utilizzo di parti comuni.
Inoltre devono essere riportati: la durata della locazione, l’importo del canone, il versamento di una caparra e/o una cauzione, un elenco delle spese che si intendono incluse o escluse dal prezzo pattuito, la possibilità o meno di introdurre animali domestici e, se l’immobile è arredato, quali mobili e suppellettili sono presenti.
2. Affitto temporaneo (o transitorio).
L’ affitto temporaneo può essere a canone libero o concordato e la sua stipula prevede un accordo tra proprietario e inquilino per un periodo che va da 1 a 18 mesi.
È rivolto soprattutto a chi deve soggiornare in un’altra città per motivi di lavoro o studio, oppure a chi deve prestare cura o assistenza per sé o per i propri familiari in un luogo diverso dalla sua residenza, o ancora a chi sta effettuando dei lavori in casa che la rendono temporaneamente inutilizzabile.
Trattandosi di un affitto che supera i 30 giorni di durata il contratto deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate.
La novità del Decreto Sicurezza.
Attualmente per quanto riguarda l’affitto breve turistico la legge prevede per tutti gli appartamenti e case vacanze (a gestione imprenditoriale e non) l’obbligo di comunicare alla Questura le generalità dell’inquilino alloggiato solo se l’affittuario è un cittadino extracomunitario.
La segnalazione deve avvenire esclusivamente per via telematica entro le 24 ore successive all’arrivo dei clienti.
Un emendamento al Decreto Sicurezza, che entrerà in vigore non appena sarà convertito in legge, porta una novità: per le locazioni e per le sublocazioni l’obbligo di comunicare alla Questura le generalità delle persone alloggiate entro 24 ore dall’arrivo sarà esteso anche a tutti gli affitti di durata inferiore a 30 giorni.
Per effettuare la nuova comunicazione obbligatoria si dovrà accedere telematicamente al sistema “Alloggiati Web” sul sito della Polizia di Stato. È chiaro che la modulistica verrà modificata e adattata per considerare una tipologia di ospitalità (quella basata sull’affitto) che non presuppone alcuna autorizzazione pubblica, come previsto invece per le strutture ricettive.