bonus prima casa dubbi

Chi compra un immobile da adibire ad abitazione principale ha diritto al Bonus prima casa.

Diamo risposta ad alcuni dei dubbi più frequenti su questo argomento.

In cosa consiste il Bonus prima casa?

Il Bonus prima casa è l’agevolazione destinata a chi compra un immobile non di lusso da adibire ad abitazione principale.

Il beneficio permette di pagare le imposte sull’acquisto in misura ridotta rispetto al regime ordinario; nello specifico, con il bonus fiscale chi acquista una casa da costruttore deve pagare l’Iva al 4% anziché al 10%, mentre chi acquista da un privato deve versare l’imposta di registro al 2% anziché al 9%.

Per usufruirne, il compratore non deve essere titolare dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un’altra abitazione nello stesso Comune, né essere titolare su tutto il territorio nazionale del diritto di proprietà, usufrutto, uso, abitazione, nuda proprietà di un’altra abitazione acquistata con i benefici.

Il Bonus prima casa vale anche per le pertinenze?

Nel caso in cui venga acquistato un immobile ad uso abitativo con relativa pertinenza godendo delle agevolazioni prima casa, se successivamente si decide di acquistare una seconda pertinenza non è possibile godere nuovamente dei benefici fiscali.

Lo ha affermato l’Agenzia delle Entrate con la Risposta n. 66 del 20 febbraio 2020, in cui si ricorda che l’applicazione dell’imposta di registro con aliquota agevolata al 2% per l’acquisto delle pertinenze dell’immobile abitativo è limitata ad una pertinenza per ciascuna categoria catastale (C/2, C/6, C/7) destinata a servizio della casa di abitazione oggetto dell’acquisto agevolato.

Il proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni “prima casa” può comprarne un secondo richiedendo di nuovo il bonus?

Dal 1 gennaio 2016, chi ha già acquistato un’abitazione con il Bonus prima casa può comprare, sia a titolo oneroso sia gratuito (tramite successione o donazione), un altro immobile ad uso abitativo e beneficiare, anche sul secondo acquisto, dell’agevolazione, ma solo a condizione che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.

Nell’atto di trasferimento del secondo immobile (compravendita, donazione, successione) deve risultare espressamente l’impegno a vendere l’abitazione già posseduta entro i successivi 12 mesi.

Si può usufruire del Bonus prima casa se si acquista un immobile per un figlio?

Quanto alla possibilità per un genitore di acquistare una casa per il figlio e usufruire, nello stesso tempo, del Bonus prima casa, l’Agenzia delle Entrate con una circolare del 2005 ha stabilito che l’acquisto della prima casa effettuato da minori dà diritto all’agevolazione fiscale.

Perciò i genitori già titolari di un immobile acquistato con il Bonus prima casa possono fare un secondo acquisto, usufruendo delle stesse agevolazioni fiscali, a patto di intestare l’immobile al proprio figlio, anche se convivente e anche se poi, per legge, ad essi spetta l’usufrutto legale del bene così comprato.

Quali sono le tempistiche relative al cambio di residenza?

Una delle condizioni indispensabili per ottenere lo sconto fiscale è che l’acquirente abbia la residenza all’interno del territorio comunale in cui si trova l’immobile.

E se la casa è in un comune diverso? Non c’è problema: per non perdere le agevolazioni è sufficiente spostare la residenza entro 18 mesi a partire dalla data dell’atto di compravendita.

Cosa succede al Bonus se la prima casa viene data in locazione?

Può succedere che dopo aver comprato casa beneficiando delle agevolazioni fiscali nasca l’esigenza di trasferirsi altrove, prendendo un nuovo immobile in affitto e dando in locazione il proprio.

In questo caso non si perde il diritto alle agevolazioni perché, come abbiamo detto, la legge obbliga a trasferirsi entro 18 mesi nel luogo in cui si trova la casa acquistata coi benefici, ma non impone di rimanervi per sempre.

Dopo quanto tempo è possibile vendere l’immobile acquistato con il Bonus prima casa?

Il titolare di una casa acquistata coi benefici deve conservarne la titolarità per almeno cinque anni.

Vendere prima di questo termine comporterebbe la decadenza dall’agevolazione.

Tuttavia nel caso di una cessione anticipata è possibile conservare il bonus e usufruirne anche per l’acquisto successivo, se effettuato entro un anno.

ATTENZIONE: Visto che la situazione di emergenza sanitaria ha rallentato notevolmente l’attività immobiliare, il Governo ha pensato di aiutare i cittadini concedendo loro più tempo per rispettare le scadenze utili a mantenere le agevolazioni sull’acquisto.

Perciò è stata stabilita un’ampia proroga per il Bonus prima casa: il Decreto Liquidità sospende dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020 le scadenze legate alla fruizione delle agevolazioni, cioè i termini per il trasferimento della residenza, per l’acquisto di una nuova abitazione nel caso di cessione dell’immobile acquistato con i benefici prima casa e per la vendita dell’immobile posseduto per chi ha comprato una nuova abitazione principale.

Hai altri dubbi?

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Siamo a disposizione per guidarti nell’acquisto della tua prossima casa, affinché il tuo progetto possa realizzarsi in modo semplice e soddisfacente.

A presto!