Il Bonus facciate, la new entry tra gli incentivi statali per la casa dell’ultima Legge di Bilancio, è “a rischio” a causa dell’emergenza da Coronavirus.
A lanciare l’allarme è l’ANAMMI, l’Associazione Nazional-europea degli Amministratori d’Immobili.
Ma andiamo con ordine: vediamo in cosa consiste la detrazione e quali sono le problematiche evidenziate.
Cos’è il bonus facciate 2020?
Il Bonus facciate 2020 è l’agevolazione del 90% per lavori sulle facciate esterne (e per le facciate interne, se visibili dalla strada) degli edifici di tutte le categorie catastali, compresi gli immobili strumentali, che si trovano nei centri storici e nelle zone limitrofe (zone A e B).
Gli interventi agevolabili comprendono:
- il recupero,
- il restauro,
- la semplice pulitura,
- la tinteggiatura esterna,
realizzati sulla struttura opaca della facciata, su balconi, ornamenti e fregi.
Sono ammesse anche le spese per le perizie legate all’intervento, per l’installazione di ponteggi o per lo smaltimento dei materiali.
La detrazione è valida per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2020, non ha limite massimo di spesa e va ripartita in 10 quote annuali costanti da dichiarare in sede di dichiarazione dei redditi.
In caso di lavori su parti comuni di edifici condominiali sarà l’amministratore, o il condomino delegato, a effettuare gli adempimenti per avere il bonus.
Perché il Bonus facciate è a rischio?
Già nei primi mesi dell’anno il Bonus facciate ha suscitato grande interesse, soprattutto da parte di condomini che hanno visto in questa nuova misura una valida opportunità per migliorare l’aspetto del palazzo in cui vivono.
È comprensibile, considerando:
- la grande convenienza della detrazione, che permette di recuperare nel tempo quasi la totalità dei costi,
- il fatto che il nostro patrimonio edilizio, soprattutto nelle grandi città, è ormai piuttosto invecchiato e ha bisogno di rinnovare la sua immagine.
Il problema è che il Bonus facciate è stato inserito tra i Bonus casa solo per quest’anno quindi, al fine di documentare gli esborsi, entro dicembre è necessario aver effettuato i pagamenti dei lavori.
Ma gli adempimenti richiedono tempo, e il blocco delle assemblee condominiali, reso necessario dell’emergenza Coronavirus, rischia di rallentare notevolmente l’iter della detrazione fiscale.
Giuseppe Bica, presidente dell’ANAMMI ha precisato che lo stop è sacrosanto, tuttavia, il rallentamento dell’intero iter procedurale mette in forse i tempi delle ristrutturazioni e rischia di far saltare l’intera operazione.
Insomma, il pericolo è quello di bloccare una macchina che era già partita e che stava incoraggiando i condomini, di solito molto restii a spendere sulle ristrutturazioni condominiali, a investire nei lavori per la facciate, a vantaggio dell’aspetto delle nostre città e dell’edilizia, che dopo anni di crisi, si stava risollevando.
La soluzione proposta dall’ANAMMI è quella di introdurre una proroga del Bonus facciate, che sposterebbe i termini dei pagamenti oltre il 2020.
Vedremo quale sarà la risposta del Governo a questa richiesta.
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