fondo prima casa nuovi requisiti

Novità per chi ha intenzione di comprare casa ricorrendo alle garanzie statali offerte dal Fondo prima casa Consap.

Dal 14 ottobre sono in vigore i nuovi requisiti, ecco quali.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n. 126 del 13 ottobre 2020, che ha convertito il Decreto agosto recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia, è stato modificato l’art 1 comma 48 lett c) della legge della legge 27 dicembre 2013, n. 147.

Questa modifica stabilisce che le domande di accesso al Fondo di garanzia per i mutui stipulati per prima casa devono essere inviate esclusivamente dalle categorie che finora erano state considerate prioritarie, ovvero:

  • Coppia coniugata o convivente more uxorio il cui nucleo sia stato costituito da almeno due anni e in cui uno dei componenti non abbia superato i 35 anni (in tal caso il mutuo deve essere richiesto dai componenti la coppia congiuntamente).
  • Famiglia monogenitoriale con figli minori:
    • Persona singola non coniugata, né convivente con l’altro genitore di nessuno dei propri figli minori con sé conviventi;
    • Persona separata/divorziata o vedova, convivente con almeno un proprio figlio minore.
  • Conduttore/i di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari;
  • Giovane/i di età inferiore a 35 anni titolare di un rapporto di lavoro atipico (di cui all’art. 1 della legge 28 giugno 2012, n. 92).

Sul sito di Consap, la concessionaria che gestisce il Fondo, è specificato che le nuove disposizioni sono in vigore a partire dal 14 ottobre 2020, pertanto tutte le domande già inoltrate entro la data del 13 ottobre sono da considerarsi accolte secondo i requisiti previsti dalla precedente normativa.

Fondo di garanzia: cosa comporta la modifica introdotta dal Decreto?

La differenza sostanziale rispetto al passato è che, mentre prima le categorie che abbiamo elencato erano prioritarie, ma le altre venivano comunque considerate e accolte, dal 14 ottobre queste ultime saranno completamente scartate.

Infatti i soggetti più deboli diventano i soli destinatari del Fondo.

Il risultato è che si va a restringere il campo di azione di questo strumento che negli anni si è dimostrato molto valido e ha permesso a tante famiglie di realizzare il proprio sogno di diventare proprietari della loro casa.

Ma in cosa consiste il Fondo di garanzia prima casa?

Ricordiamo che il Fondo prevede la concessione di garanzie su mutui, dell’importo massimo di 250 mila euro, per l’acquisto o per l’acquisto con interventi di ristrutturazione (purché con accrescimento dell’efficienza energetica) di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale del mutuatario.

La Garanzia è concessa nella misura del 50% della quota capitale, ed è irrevocabile ed efficace a decorrere dalla data di erogazione del mutuo.

Grazie all’intervento di questo strumento, i finanziatori si impegnano a non chiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive, non assicurative, oltre all’ipoteca sull’immobile e alla garanzia fornita dallo Stato.

L’immobile per il quale si chiede il finanziamento deve essere adibito ad abitazione principale, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969.

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A presto!