Grazie alla proroga del Bonus ristrutturazioni anche per tutto il 2019 si può detrarre il 50% delle spese per manutenzione ordinaria su parti comuni condominiali, manutenzione straordinaria, ristrutturazione, restauro e risanamento di edifici residenziali o di singole unità immobiliari e sulle loro pertinenze fino ad un massimo di spesa pari a 96 mila euro.
Cosa serve per ottenere l’agevolazione?
Il bonus ristrutturazioni 2019 può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia, sia in veste di proprietario dell’immobile sia di titolare dei diritti di godimento, e da coloro che hanno sostenuto effettivamente le spese dei lavori, quindi:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o beni merce
- soggetti indicati nell’art. 5 del TUIR, che producono redditi in forma associata, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali;
- locatari o comodatari dell’immobile;
- familiari conviventi;
- coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- conviventi more uxorio;
- futuro acquirente dell’immobile.
La detrazione per la ristrutturazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo e per richiedere il rimborso Irpef il contribuente deve segnalare le spese a suo carico nella dichiarazione dei redditi.
Puoi trovare online il modello 730 precompilato per la dichiarazione dei redditi 2019 che si potrà inviare dal 2 maggio al 23 luglio sul sito dell’Agenzia delle Entrate cliccando qui.
La documentazione da conservare per avere lo sconto Irpef è composta da:
- Fatture
- Bonifici bancari o postali “parlanti”, ovvero completi di:
- causale del versamento: “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986″;
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.
- Autorizzazioni comunali se necessarie
- Dettaglio dei lavori se non indicati in fattura
- Autorizzazione del proprietario per gli inquilini.
Inoltre è importante indicare nella dichiarazione i dati catastali identificativi dell’immobile e, nel caso di lavori effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto di comodato o di locazione.
Per gli interventi realizzati sulle parti comuni di condomini il contribuente deve conservare la documentazione rilasciata dall’amministratore, in cui sia indicata la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione.
Per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2018 che comportino un miglioramento dal punto di vista energetico è necessario inviare anche comunicazione all’ENEA sulle spese di ristrutturazione, così come stabilito già per l’Ecobonus.
La comunicazione deve essere inoltrata telematicamente sul sito ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori per le ristrutturazioni o dalla data di collaudo per gli impianti.
Per rendere più semplice la compilazione del modello 730/2019 l’Agenzia delle Entrate ha realizzato un video tutorial e ha pubblicato una guida in cui fornisce le indicazioni utili e le scadenze da ricordare.